Il sottosegretario ha comunicato che, nonostante la volontà politica di superare la previsione del taglio di 2020 posti prevista dalla legge di stabilità 2015, non è stato possibile accettare la richiesta sindacale di non applicazione della norma. Questo non perché non sussistessero i motivi che si possono sintetizzare nella impossibilità da parte delle scuole di garantire i servizi amministrativi necessari, la vigilanza e la sicurezza degli allievi nonché in molti casi la stessa apertura degli edifici scolastici, ma perché non si poteva superare il dettato della legge che comunque va rispettato.

La soluzione annunciata dal sottosegretario è stata quella che, proprio riconoscendo la validità delle motivazioni alla base della richiesta, si sarebbe proceduto al recupero dei tagli in organico di fatto, garantendo così alle scuole una consistenza complessiva del personale pari a quella del corrente anno scolastico che, va sottolineato, è già un limite minimale che in molti casi si è rilevata non sufficiente.

Il sottosegretario si è anche impegnato a cercare un ripristino della situazione ante legge di stabilità 2015 in occasione della legge di stabilità 2016.

Continua a leggere l'articolo su snals.it