Lo conferma il Tar Lazio su ricorso dello Snals-Confsal

L’annosa vicenda che vede contrapposti Miur e Snals-Confsal sugli orari scolastici negli istituti tecnici e professionali sembra giunta a conclusione.

Con sentenza n. 3019 dell’8 marzo 2016 il Tar del Lazio ha accolto per la terza volta il ricorso dello Snals-Confsal contro il Ministero della Pubblica Istruzione.

Il Ministero è, pertanto, tenuto a ripristinare gli orari precedenti ai decreti 87 e 88 del 2010, annullati dallo stesso Tar Lazio a seguito del primo ricorso del sindacato autonomo (sentenza n. 3527/2013).

Con una seconda sentenza del 2015, la n. 6438, il Tar Lazio aveva dato nuovamente ragione allo Snals-Confsal sulla stessa questione ordinando al Miur di dare esecuzione alla sentenza del 2013 lasciata nel dimenticatoio. Per questo, il Tar aveva disposto il commissariamento dello stesso Ministero, ostinatamente incurante, e la nomina di un commissario nella figura del Prefetto di Roma.

Il commissario, però, nelle more della rinnovazione dei regolamenti, non ha ripristinato i vecchi quadri orari.

Da qui il terzo ricorso del sindacato e la risoluta risposta del Tar con l'accoglimento del ricorso da parte del Tar Lazio, sezione III bis.

In merito alla sentenza di martedì scorso il segretario dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, ha dichiarato: “Speriamo che il Miur, almeno questa volta, provveda con la dovuta sollecitudine. E’ importante che gli studenti degli istituti tecnici e professionali tornino quanto prima a orari che sono favorevoli alle materie professionalizzanti. Il nostro impegno, la nostra tenacia e questi nostri successi sono per loro. Sarebbe triste che presunti tempi burocratici per il rinnovo dei regolamenti siano l’ennesimo alibi del Miur per continuare ad applicare orari talmente penalizzanti per l’istruzione e la formazione da essere stati annullati dal Tar Lazio già 5 anni fa. Infine, le sentenze vanno rispettate, in primis dalle istituzioni”.