Dopo un preoccupante periodo di stasi durato parecchi mesi, il 12/01/2018  si sono riaperte le trattative con il Comune di Roma per il confronto sindacale sulla sorte delle attività e dei lavoratori impiegati nei nove CFP gestiti in convenzione dal Comune di Roma che, al momento, offre un servizio formativo  ed educativo a più di 1000 allievi. Mentre le istituzioni formative europee contribuiscono con successo al progresso economico e culturale dei rispettivi paesi, l’intera filiera formativa italiana, ad eccezione di qualche virtuosa realtà locale, è in crisi, una crisi profonda, iniziata con la riforma del Titolo V della Costituzione che ha prodotto devastanti cambiamenti sulla ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, trasformando negativamente le condizioni lavorative del personale dipendente e gli assetti organizzativi degli enti gestori. Malgrado tutto ciò, in questi anni, l’ente gestore “Roma Capitale” ha operato bene, ottemperando onorevolmente alle normative sulla Formazione Professionale (F.P.) e alle leggi sul Lavoro. In questo momento però la struttura comunale sta pesantemente soffrendo la mancanza di finanziamenti certi ed adeguati al lavoro svolto, al punto che, non pare fantasioso immaginare, nel medio periodo, la restituzione delle deleghe alla Regione Lazio.

Nel corso della riunione le Parti hanno convenuto come questa riunione rappresenti l’inizio di una trattativa, non più procrastinabile, utile alla definitiva risoluzione delle problematiche che stanno affliggendo il settore ed i lavoratori. In apertura dei lavori i funzionari del Comune di Roma hanno rappresentato le oggettive difficoltà dell’Ente e hanno prospettato un possibile transito del personale verso il ruolo comunale.  La delegazione  SNALS, composta dai colleghi Visco e Inzirillo, ha descritto agli astanti l’attualità del mondo della formazione italiana, ha rappresentato la profonda mutazione del settore, oggi sostanzialmente Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), Apprendistato, Arti e Mestieri ed ha registrato con grande soddisfazione la volontà della parte datoriale  di voler concludere la vicenda con un transito del personale nei ruoli capitolini. Inoltre ha evidenziato come la cittadinanza abbia necessità di una buona formazione pubblica, efficace e in grado di attingere a tutti i fondi disponibili per sostenersi; ha rappresentato come il lavoro nei centri di F.P., per le tante difficoltà in essere, quali orari, adempimenti normativi sempre più complessi ed impegnativi e non ultima la presenza un’utenza particolarmente difficile e/o disagiata, sia diventato a tutti gli effetti un lavoro usurante cui va data una risposta chiara; ha affermato, a chiare lettere, che bisogna assicurare un ruolo giuridico pubblico al personale che da decenni lavora in un ente pubblico, bisogna assicurare stabilità, sicurezza e certezza agli operatori, evitando soluzioni societarie esterne che, in genere, non hanno portato bene al Comune di Roma.

La nostra Delegazione ha rappresentato come, da sempre, lo SNALS-Conf.SAL persegue l’obiettivo di un ruolo pubblico per tutti gli operatori della Scuola di cui la F.P. è parte integrante ed è disponibile, da subito, ad elaborare e sottoscrivere un accordo per il transito degli operatori nei ruoli comunali. Su questa impostazione sono poi convenuti anche altri sindacati presenti all’incontro.

Confidiamo nella capacità del tavolo di confronto per chiudere e risolvere  una querelle iniziata nel 1980.

Il prossimo incontro si terrà il 26/01/2018.